Teatro

Un'eco lunga quattro secoli: Shakespeare colpisce ancora

Un'eco lunga quattro secoli: Shakespeare colpisce ancora

In scena due testi che testimoniano la straordinaria longevità dell'arte del più celebrato autore della storia del teatro. Il Bardo lo gustiamo prima "a merenda" e poi con una versione nuova fiammante di "Otello", rispettivamente il 27 e il 29 luglio al Teatro Franco Parenti.

Quattro secoli e non sentirli. Il 2016 sarà un anno particolare per il mondo del teatro: si celebreranno i 400 anni dalla morte di William Shakespeare. Ma in questi quattro secoli la voce del Bardo non ha mai taciuto, prova ne sia il fatto che nel cartellone di Padiglione Teatri, di cui Teatro.it è media partner, sono presenti ben due testi dichiaratamente shakespeariani.

"Shakespeare a merenda", uno spettacolo pensato per giovani e meno giovani, ci trasporta in una dimensione metateatrale e ci fa intravedere un celeberrimo testo del genio di Stratford attraverso gli occhi di un personaggio che non calcherà mai le scene: Mary, la sarta del Globe Theatre, che sogna di interpretare Giulietta in un epoca in cui alle donne era proibito recitare. L’autrice, regista e interprete Elena Russo Arman del Teatro dell’Elfo racconta, con sguardo ironico e sapiente leggerezza, tutto quello che avreste voluto sapere sul teatro elisabettiano. Un mondo a volte messo in ombra da monumentali testi e indimenticabili personaggi, ma che era – e tuttora è – una parte fondamentale dell’arte teatrale.

Da Giulietta a Desdemona, sfortunata protagonista di uno dei più amari e allo stesso tempo appassionanti testi shakespeariani, "Otello". Il Teatro degli Incamminati si affida a due interpreti di provato talento, Filippo Dini e Antonio Zavatteri e alla regia di Carlo Sciaccaluga per mettere in scena la tragedia del “mostro dagli occhi verdi” in una immaginaria Cipro crocevia tra antico Medio Oriente e Prima Guerra del Golfo. E’ questo lo scenario di un dramma che trae la sua origine dalla diffidenza razziale e culturale e che trova il suo catalizzatore in uno dei più grandi villains teatrali: Iago, fine psicologo e corruttore di anime, che libera la bestia nascosta anche nel cuore del più nobile degli uomini.

Perché vederli. Per avvicinarsi ai due mondi del teatro, quello che si nasconde dietro le quinte e che spesso è appassionante tanto quanto il suo opposto: la dimensione drammatica, la “storia” che avvince lo spettatore. Ma anche per riflettere su temi che, a quattro secoli di distanza, ancora pervadono la nostra cultura.

Shakespeare a merenda – Teatro Franco Parenti, lunedì 27 luglio ore 19:30

Otello – Teatro Franco Parenti, mercoledì 29 luglio ore 20:30